Chat Gpt il chatbot di cui tutti parlano

Chat Gpt il chatbot di cui tutti parlano 

Gli assistenti virtuali, una realtà in espansione 

Gli assistenti virtuali dotati di intelligenza artificiale sono sempre più diffusi ed utilizzati dalle aziende a tutti i livelli ed in qualsiasi ambito. Si tratta di applicazioni software che consentono di interagire con le persone  in modo naturale per mezzo dell’intelligenza artificiale. 

I Campi di applicazione

I campi di applicazione spaziano dall’interazione delle persone con la tecnologia fino all’ automatizzazione delle attività. Da agenti virtuali al servizio della customer care, all’employee support. 

Anche noi di Piemonte Communication, come tutto il resto del mondo digital, ne siamo rimasti affascinati.

Ma cos’è Chat Gpt?

 Vediamo di scoprire assieme e più in dettaglio che cosa sia  Il chatbot di cui tutti parlano da settimane, ovvero Gpt.

 ChatGPT (Chat Generative Pre-trained Transformer),sviluppato da Open AI, cui fanno capo Elon Musk e Sam Altman, si basa su intelligenza artificiale e machine learning ed  è stato lanciato il 3 novembre 2022 attirando fin da subito l’attenzione per le sue risposte minuziose e ben articolate. 

Scelto, preparato e qualificato per interloquire  con un utente umano è in grado di fornire risposte esaustive in qualsivoglia ambito, di produrre  testi per articoli e sintesi attribuibili alla produzione umana. In grado di comprendere il linguaggio umano e intraprendere conversazioni scritte anche molto articolate con gli internauti, è sostanzialmente un poderoso  strumento legato all’elaborazione del linguaggio umano.

Può essere sfruttato ed impiegato  per la creazione di una vasta gamma di applicazioni: in qualità di supporto al servizio clienti, alle vendite o per il completamento o suggerimento di un testo scritto o la creazione ex novo di un articolo, per la traduzione automatica, passando per l’analisi dei sentimenti, ai riassunti, ai sistemi basati sulla conoscenza, fino all’utilizzo della sintesi vocale . 

Quando e perché nasce

ChatGPT nasce con l’intento ed il proposito di “sviluppare un’intelligenza artificiale amichevole in modo che l’umanità possa trarne beneficio”. Anche Piemonte Communication ha voluto testarlo e nel farlo ci è sembrato divertente rivolgergli direttamente la domanda: chi sei? scrivi qualcosa su di te…Ecco immediata, in tempo reale, la sua risposta: “Sono ChatGPT, un modello di linguaggio sviluppato da OpenAI. Sono stato addestrato su una grande quantità di testo, il che mi consente di generare risposte alle domande e comporre testi in modo autonomo. Sono in grado di comprendere e generare testo in diversi contesti e argomenti. Ho una conoscenza a cut-off 2021, ciò significa che non ho informazioni più recenti di quella data. Sono progettato per aiutare gli utenti a trovare risposte alle loro domande e aiutare nella scrittura di testi.” 

 Libero da plagio o no? 

Allargando la nostra ricerca in merito, abbiamo scoperto anche che i testi generati da Gpt, sono stati attentamente vagliati  da un sistema di controllo antiplagio questo al fine di verificare  quanto Chat GPT riesca ad agire in incognito. 

Tutti gli abstract sono risultati autentici, nessun plagio dunque per il nostro virtual helper. Ciò, se da un lato ci consente di sfruttare appieno  le sue potenzialità  e di utilizzare  le notizie che fornisce,  apre anche un ventaglio di possibilità che possono seriamente mettere in crisi le coscienze  anche di esperti di riviste scientifiche. 

Dopo la recente escalation delle Fake News… La scienza e tutto il mondo dello scibile, tutto ciò che riguarda insomma erudizione sapienza e dottrina rivestono un ruolo fondamentale per la politica e la società, e quando ci si ferma a riflettere e si pensa che decisioni che riguardano tutti noi potrebbero essere prese sulla base di articoli scientifici inesistenti, fabbricati ad arte, questo fa accapponare la pelle. Dove arriva e fin dove si può spingere il limite ed il confine tra utile e pericoloso?

E il giornalismo che fine farà?

 Se gli articoli scritti da un chatbot passano per abstract creati dall’uomo quali saranno gli sviluppi futuri di questa e di tante altre professioni?  Anche Google sembra non aver soppesato a sufficienza l’argomento , visto che alcuni articoli sono stati premiati dal suo algoritmo salendo di posizione e dando origine ad un traffico notevole. Siamo davvero diventati tutti sostituibili da una  piattaforma? La speranza è che l’impiego della tecnologia continui ad essere supportato e convogliato anche dall’etica e  dalla coscienza , quelle sì, attualmente e fortunatamente strettamente connesse solo al genere umano.

Piemonte Communication: comunichiamo per passione!