Neuromarketing

La Comunicazione Persuasiva – Il Neuromarketing 4

La Rivoluzione con il Neuromarketing

Non è da molto che il settore della comunicazione e in particolar modo la pubblicità hanno cominciato riconoscere l’importanza e la rilevanza del Neuromarketing. I metodi applicati con il Neuromarketing vanno ben oltre alle tradizionali tecniche di raccolta.

Il Neuromarketing segnala, i cambiamenti biologici, fisiologici e neurologici nel nostro cervello ricevuti dagli stimoli del marketing. Questo sistema, permette di analizzare le reazioni istintive, emotive e cognitive senza imporre l’onere dell’interpretazione.

L’esposizione a certe immagini o testi o musica sono progettate per ricevere informazioni e dare indicazioni che riducano al massimo i rischi associati all’effetto produttivo della comunicazione sia quella legata ad inserzioni pubblicitarie, filmati di comunicazione aziendale, siti web etc etc.

Il mio messaggio arriverà al subconscio?

La Comunicazione attiva vari cicli di attenzione, il pubblico si sente coinvolto, emozionato o annoiato, la tempistica di questo processo viene analizzata con diverse tecniche di Neuromarketing: conduttanza cutanea, espressioni facciali, movimento degli occhi, analisi onde cerebrali e battito cardiaco.

I metodi di ricerca del Neuromarketing sono realizzati per verificare se un messaggio ha catturato parte della nostra attenzione, cosciente o subconscia, automatica o intenzionale. I dati raccolti faranno veramente la differenza per impostare la comunicazione.

Le persone riescono spiegare le loro sensazioni?

Siamo bravi a mascherare le nostre emozioni, sopratutto quando ne parliamo. Più siamo giovani, più inattendibili sono le nostre affermazioni sulle nostre emozioni.

I dati raccolti su ricerche di un determinato target (teenager), basato solo su informazioni verbali raccolte, non sono stati sufficienti ad elaborare un piano di comunicazione. Con l’applicazione degli studi raccolti con il Neuromarketing è stato possibile raccogliere informazioni impercettibili, misurando emozioni e reazioni agli stimoli cerebrali.

In pratica il soggetto a livello di subconscio ha una reazione ma non la comunica, la stessa reazione però viene rilevata dal sistema di ricerca.

Le scoperte del Neuromarketing aiutano ad identificare la distanza tra ciò che le persone affermano di provare e ciò che provano davvero.